La macelleria Enzo Mattei nasce nel 1987 quando Enzo e Laura, moglie e marito, decidono di rilevare un'antica attività di Fondi, in provincia di Latina.
La coppia, spinta dalla passione tramandata da una famiglia di allevatori e dal desiderio di portare in città i sapori e la tradizione delle antiche tecniche di lavorazione artigianale, comincia a destare l'interesse di consumatori e ristoratori.
L'utilizzo di nuovi strumenti e sistemi innovativi fa subito fare all'attività un balzo in avanti, divenendo sinonimo di qualità e certificazione.
La Macelleria Mattei è stata infatti tra le prime della provincia ad aderire al Consorzio delle 5R (oggi Consorzio di Tutela Vitellone Bianco dell'Appennino Centrale) in risposta, nel 2001, al dilagante morbo della mucca pazza che ingenerò timori e apprensioni tra i consumatori.
L'attività, da allora, è divenuta sinonimo di sicurezza e genuinità, distinguendosi in positivo in un settore sempre più opaco.
Nel 2000 l'attività si era già distinta per la lavorazione di una delle antiche razze suine italiane, il suino Nero Casertano, tipico del basso Lazio, Campania e Molise.
Con questa pregiata carne si prepara, ancora oggi, la rinomata salsiccia tipica di Monte San Biagio, aromatizzata con i semi di coriandolo: un ingrediente ereditato dai saraceni quando, nel 1534, assime al famigerato corsaro Kair-Ed-Din detto Barbarossa, assalirono la città di Fondi per rapire la bella Giulia Gonzaga e donarla al Sultano Solimano II.
Tradizione enograstronomica, dunque, ma anche storia.
Nel 2016 l'Arsial, l'Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l'Innovazione dell'Agricoltura del Lazio, ha stilato un elenco delle risorse genetiche autoctone animali iscritte nel Registro Volontario Nazionale, nelle quali c'è anche il Nero Casertano e un elenco dei prodotti alimentari tipici e tradizionali, tra i quali figura solo la Salsiccia di Monte San Biagio della Macelleria Mattei (L.R. 15/2000).
Ma un ulteriore progetto bolle in pentola: la realizzazione di un'azienda agricola a Lenola, paese limitrofo, sempre in provincia di Latina, per migliorare la qualità e la produzione dei salumi e per portare avanti la tradizione delle razze autoctone del territorio del basso Lazio.